Prestazioni-Ortognatodonzia

ORTOGNATODONZIA

L'Ortognatodonzia è quella branca dell'odontoiatria che si propone di:

  • Favorire una crescita armoniosa delle ossa mascellari.
  • Allineare i denti, creando una corretta occlusione in armonia morfo-funzionale con l'apparato stomatognatico.

È compito di un ortodontista spostare i denti nella giusta posizione e sopratutto rendere stabile il risultato ottenuto, con terapie di contenzione idonee e personalizzate.


Trattamento


Presso lo studio della Dottoressa Cinzia Torchio si eseguono trattamenti ortopedici e ortodontici nel bambino e gnatologici-ortodontici nell'adulto.

Nei pazienti in fase di crescita il trattamento si articola generalmente in due fasi: una prima fase è intercettiva, finalizzata a correggere disarmonie dello sviluppo del mascellare superiore e della mandibola, una successiva fase, se necessaria, è quella propriamente ortodontica e si propone di allineare i denti e coordinare le arcate dentarie, in modo da ottenere un occlusione funzionale e un sorriso piacevole.

Durante la crescita diversi fattori, quali una scorretta respirazione, una funzione impropria della lingua e delle labbra e alcune abitudini viziate, possono generare un’alterazione della crescita scheletrica del massiccio facciale e un disallineamento dentale.

Individuare precocemente i segni di una disfunzione e intervenire per correggerla, significa favorire uno sviluppo fisiologico delle ossa mascellari e dei muscoli periorali del bambino. Anche la perdita precoce dei denti decidui può causare un disallineamento dei denti permanenti, dal momento che i primi guidano l’eruzione dei secondi. I denti da latte consentono inoltre al bambino di masticare, quindi di alimentarsi in modo appropriato e permettono la corretta pronuncia di alcuni fonemi favorendo così il normale sviluppo del linguaggio.

Ecco quindi che i primi controlli nel bambino si consigliano già dai tre anni, perché intercettare precocemente disfunzioni scheletriche e/o funzionali sicuramente favorirà una migliore crescita scheletrica e la semplificazione o in molti casi anche la definitiva soluzione della malocclusione. A fine permuta, all'incirca intorno ai dodici anni, è possibile procedere alla correzione di malocclusioni ortodontiche, sia con apparecchiature fisse, linguali o vestibolari, sia con apparecchiature rimovibili, laddove è possibile.

Nei pazienti adulti si attua direttamente la fase ortodontica, essendo per lo più ultimata la crescita scheletrica. Questo tipo di ortodonzia è molto importante anche come ausilio nelle riabilitazioni protesiche complesse, al fine di ottenere un'estetica del sorriso ottimale, in piena armonia con un'occlusione corretta e un ideale stato di salute dentale e parodontale.

Il compito di un ortodontista è soprattutto rendere stabile il risultato ottenuto con idonee e personalizzate terapie di contenzione, al fine di opporsi alla recidiva, cioè la tendenza dei denti a riportarsi nella posizione precedente al trattamento. Gli ausili utilizzati a tale scopo possono essere lo splintaggio o le mascherine notturne.


Mezzi Terapeutici


In fase intercettiva tra i più utilizzati vi sono sia gli apparecchi fissi, indicati ad esempio per la correzione di casi di contrazione del mascellare superiore (palato stretto) e di carenza di spazio in arcata (affollamento dentale), che diversi tipi di dispositivi mobili, atti a guidare la direzione di crescita dei mascellari, come ad esempio gli apparecchi miofunzionali.

Durante la fase ortodontica si può ricorrere a specifiche apparecchiature fisse (attacchi metallici, vestibolari o linguali, ovvero applicati sulla superficie interna dei denti) o mobili (mascherine ortodontiche trasparenti) a seconda della problematica emersa dallo studio di ogni singolo caso, eseguito con l'ausilio di impronte,fotografie e radiografie.

L'ortodonzia invisibile, oggi sempre più richiesta, cura i disallineamenti dentali tramite apparecchi, che non si notano quando vengono portati. Si tratta in pratica di mascherine trasparenti diverse e susseguenti, pressoché impercettibili all'occhio, ma solo dallo studio del caso è possibile capire se questa sia la scelta terapeutica ideale e applicabile a risolvere la problematica ortodontica in questione.